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venerdì 25 marzo 2016

SLEEP EFFECT E PRESTAZIONE SPORTIVA





E' risaputo che durante il sonno si memorizzano le informazioni acquisite da svegli. Precise aree del nostro cervello sono destinate al consolidamento mnesico e, durante il sonno, queste aree cerebrali continuano a lavorare determinando così un più rapido processo di memorizzazione.

"Il sonno è uno stato fisiologico di natura fasica, caratterizzato da una profonda modificazione dell'attività elettrica cerebrale e da una perdita reversibile della coscienza." Si ripete ciclicamente nell'arco delle 24h (ciclo circadiano) ed è condizionato da diversi fattori.

LE FASI DEL SONNO

Durante il sonno sono stati individuati i seguenti cambiamenti fisiologici:
- Attività cerebrale
- Tono Muscolare
- Presenza o meno di rapidi movimenti oculari (REM)


Grazie a questi parametri è possibile distinguere 2 fasi del sonno:

FASE NON REM che comprende 4 stadi che indicano la graduale discesa nel sonno profondo caratterizzato da un'attività neuronale sincronizzata (tutta la corteccia cerebrale fa la stessa cosa).
Inoltre vi è:
- Progressivo abbassamento della temperatura corporea
- Rallentamento del battito cardiaco e del respiro
- Rilassamento della muscolatura
Queste fasi riguardano circa il 70% del sonno totale.

FASE REM che compare tra una fase e l'altra di sonno Non Rem e, in questa fase, l'attività cerebrale è molto simile ad uno stato di veglia. Infatti l'attività elettrica cerebrale è desincronizzata, questo vuol dire che la corteccia sta elaborando diversi aspetti.
Si ritiene che proprio in queste fasi si sogni. Se un soggetto infatti si sveglia durante una Fase Rem, è in grado di ricordare il sogno, mentre se viene svegliato  nella fase di sonno Non Rem non è in grado di ricordare ciò che ha sognato.

"Si ritiene che una funzione del sonno Rem sia proprio quella di partecipare attivamente ai processi mnesici. Questo spiegherebbe perchè i bambini piccoli, che devono apprendere e consolidare continuamente nuove informazioni, passano molte ore del sonno in Fase Rem."


Recenti studi hanno dimostrato che:
- la Fase Rem è importante per consolidare le informazioni di natura procedurale e motoria apprese durante la veglia (memorizzazione di sequenze di movimenti, apprendimento di una strategia di ricerca per effettuare un percorso)
- la Fase Non Rem è importante per consolidare informazioni relative ad eventi e concetti

La ricercatrice californiana Cheri Mah, suggerisce agli atleti di dormire ben 10 ore a notte per alcuni mesi prima della gara.
Questo suggerimento "nasce" da un interessante studio sperimentale condotto su 11 giocatori di basket dell'Università di Stanford che, per quasi 2 mesi, hanno dormito 10 ore a notte. Questi atleti, rispetto agli altri che avevano dormito le classiche 8 ore a notte, durante gli allenamenti e le partiti, avevano un tempo di corsa negli sprint migliore, realizzavano più canestri e si affaticavano di meno. 

Altri studi suggeriscono miglioramenti sull'apprendimento di un compito motorio per effetto di un breve sonnellino pomeridiano di circa 20 minuti, mentre un riposo prolungato, inducendo fasi di sonno profondo, determinerebbe un risveglio forzato con annesso sensazione di malessere e malumore, che potrebbe diventare nocivo per un miglioramento della performance.

Chi Dorme Non Piglia Pesci???